giovedì 18 aprile 2013

Anne Brigman


Anne Brigman
 
Anne Wardrope Brigman (1869-1950) è stata una fotografa americana e membro  della Photo-Secession di Alfred Stieglitz.  Le sue immagini più famose rappresentanti nudi femminili immersi in contesti naturali, scattate in prevalenza tra il 1900 e il 1920, con i quali la Brigman ha avuto un rapporto intenso e che figurano come soggetto di primo piano nelle sue fotografie.
Sedicente "spirito libero" ha respinto l’idea della sua società di una donna che doveva trovare compimento di sé solo come moglie e madre, lei invece ha trovato il suo compimento con la sua espressione artistica. 
Brigman nasce nella Valle Nuuanu sopra Honolulu, nelle isole Hawaii, il 3 dicembre 1869.  È la prima di otto figli nati da Mary Ellen Andrews Nott e Samuel Nott, missionari nelle sole.   Quando aveva sedici anni la sua famiglia si trasferì a Los Gatos in California.  Nel 1894 sposa il capitano di mare Martin Brigman, con cui affronta  diversi viaggi nei mari del sud, ritornando anche alle Hawaii.
Imogen Cunningham racconta che in uno dei suoi viaggi per mare Annie cadendo si è ferì ad un seno che le fu rimosso. Se questo è vero o no, dopo il 1900 Annie Brigman ha smesso di viaggiare con il marito e si inserice nella crescente comunità bohemienne di San Francisco, dove conosce lo  scrittore Jack London e il poeta e naturalista Charles Keeler, dei quali diventa stretta amica e dove, nel 1901, cercando la sua vocazione artistica inizia a fotografare.  Con il lavoro dei due anni successivi si crea la reputazione di “maestro della fotografia pittorica”.  Alla fine del 1902 si imbattute in una copia della rivista Camera Work e resta catturata dalle immagini e dagli scritti di Alfred Stieglitz, al quale scrive lodandolo per il giornale, e Stieglitz a sua volta si interessa alla fotografia di Brigman, tanto che nel 1906 viene indicata come membro ufficiale della Photo-Secession.
 Dal 1903 al 1908 le foto di Annie Brigman sono esposte e pubblicate nella gallerie e sulla rivista di Stieglitz.  Durante questo periodo si firma con il nome di "Annie Brigman", ma nel 1911 lo cambia in "Anne". 
Nel 1910 si separa dal marito e si trasferisce dalla madre.  Nel 1913 viveva da sola "in una cabina minuscola ... con un cane rosso ... e 12 uccelli ammaestrati". Continua ad esporre, nel 1911 viene inclusa nella Mostra Internazionale di Fotografia pittorica a New York e nel 1922 in quella di San Francisco.
La sua crescente reputazione e la sua volontà di coltivare altri artisti attratti dalla fotografia la portano in contatto con i giovani Dorothea Lange, Edward Weston e Imogen Cunningham che andarono in pellegrinaggio nel suo studio.  Alcuni di questi giovani fotografi le fanno da assistenti nelle sue lunghe escursioni nella Sierra Nevada mentre posa con i suoi amici alberi.
Nello svolgere la sua attività artistica diventa anche nota come attrice nelle commedie locali e come poetessa di brani dal gusto popolare. Ammiratrice del lavoro di George James Wharton che fotografa.
Continua a fotografare attraverso gli anni e il suo stile e il suo lavoro si evolvono dal pittorialismo alla straight photography, in assonanza con le idee di Stieglitz e del gruppo della Est Coast, anche se non abbandona la sua visione originale, così dopo l’esperienza di astrazioni di spiagge di sabbia e vegetazione in bianco e nero a metà degli anni ‘30 inizia a prendere lezioni di scrittura creativa per migliorare la sua attività di poetessa.  Incoraggiata dal suo insegnate di scrittura, crea un libro delle proprie poesie illustrato dalle sue fotografie intitolato canzoni di un pagano, ma a causa delle vicende della Seconda Guerra Mondiale il libro viene pubblicato solo nel 1949.
 Nel 1929, all'età di 60 anni, Anne Brigman si trasferisce a Long Beach, sempre in California.  Il suo lavoro è diventato più introspettivo, più astratto, e molto meno popolare.  Fotografare le spiagge della California e sembrava essere particolarmente incuriosita da modelli creati nella sabbia dal vento.  Questo lavoro ha ricevuto poca attenzione critica e il suo precedente stile pittorialista drammatico viene visto sempre di più come pittoresco. 
Muore nel 1950 a 81 anni.

Le fotografie di Anne Brigman riguardano il nudo femminile, dove il corpo viene drammaticamente situato in paesaggi naturali suggestivi dal sapore mitico, epico e romantico.  Molte di queste foto sono realizzate tra le montagne della Sierra Nevada in luoghi selezionati con cura dove mette in scena pose plastiche e elaborate.  Brigman spesso si presenta come soggetto delle sue immagini.  Dopo lo scatto le fotografie vengono ampiamente ritoccare, secondo l’estetica pittorialista, utilizzando le tecniche della gomma bicromata, utilizzando la matita o le sovrapposizioni di più negativi.
Anni Birgman visita spesso la Sierra Nevada durante i primi vent’anni dell’900, tanto da sviluppare quelle che definisce "amicizie" con alberi e cime.  Nel 1926, ormai affermata fotografa, Anne scrive un articolo pubblicato sulla rivista Camera Work in cui descrive il suo rapporto con un albero: "Un giorno in una delle mie peregrinazioni ho trovato un ginepro - la più bella pianta di ginepro che ho incontrato nei miei diciotto anni di amicizia con loro. [...] E 'stato un grande personaggio come l'Uomo di Galilea o di Mosè, il legislatore, o il Buddha, o Abramo Lincoln. [...] Le tempeste e lo stress esercitato su di esso lo hanno reso forte e bello.  Qui era il posto perfetto per una figura; qui il posto per il braccio disteso a  riposo, anche se i miei piedi erano diventati gonfi a causa degli stivali, ho potuto sentire che si  inserivano perfettamente nella fessura che si trovava alla sua base del tronco" . Brigman descrive poi come ha trascorso un paio di giorni a "prendersi cura" dell'albero: mettendo ordine intorno le sue radici, rimuovendo le pietre e ciottoli poco attraente, rifilando i "piccoli rami estranei".  La descrizione della preparazione della scena ricorda il cha no yu, il rituale del tè giapponese, in cui le attività  preparatorie sono importanti per il processo come il risultato finale: la preparazione accurata mette la persona nella forma corretta della mente di fare il tè ... o prendere la fotografia.
L’approccio alla fotografia di Anne Brigman sembra sia stato influenzato da uno strano miscuglio di mitologia pagana, romanticismo europeo e l'esposizione alle credenze indigene del popolo hawaiano durante la sua infanzia. Per lei, le persone che sono state fotografate sono una parte del mondo naturale come gli alberi e le pietre, il suo approccio consiste nel  fotografare le persone come elementi della natura.
"In tutti i miei anni di lavoro con l'obiettivo ho sognato e amato lavorare con la figura umana - di incarnarla nelle rocce e negli alberi, di renderla parte integrante degli elementi, non di andare oltre la loro essenza".
Lei stessa ha detto che attraverso il suo lavoro ha "parzialmente realizzato fantasie che fiorirono nei tempi d'oro nel fragoroso tempo di due mesi in una zona selvaggia della Sierra dove gnomi e folletti e spiriti degli alberi si rivelano sotto certi incantesimi mistici."
Anne è  deliberatamente contro i principi della società in cui vive, le sue immagini sono cariche dall’atmosfera bohémien e dalla lotta di liberazione femminile.  Il suo lavoro sfida le norme culturali e le convenzioni stabilite per abbracciare immagini dall’aspetto antico e pagano.  Intense e cariche di emotività le sue foto sono in contrasto con le immagini attentamente composte dà Stieglitz e di altri fotografi moderni, i quali, durante il periodo della Photo-Secession, si preoccupano più della forma e delle possibilità tecniche ed espressive (per elevare la fotografia allo stesso livello della pittura) che dell’effettivo utilizzo dell’immagine fotografica per veicolare concetti ed emozioni, in altre parole, per comunicare.