sabato 19 gennaio 2013

Milano città nuova

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Milano città nuova
Milano Porta Garibaldi 01-2012
Le nuove architetture, fatte di vetro e riflessi di nuvole, stanno diventando la cifra stilistica del nuovo vivere contemporaneo, che inserite in un contesto, l'Italia e in un luogo, Milano in particolare, dove la presenza di ciò che è stata la storia è forte e caratterizzante esse paiono più espressione del singolo o dell'istituzione committente che della società sulla quale si erge; avveniristiche e spersonalizzanti, ma che ben dialogano con il contesto urbano preesistente nel quale sono inserite, non riescono a far sentire la propria voce, perché la vera voce del luogo viene rivelata dall'insieme delle piccole cose che si trovano negli angoli luminosi della città.
È un viaggio che parte da e dalla terra, polvere siamo (e polvere ritorneremo), che poi s’evolve in agglomerato urbano, in struttura solida e duratura chiamata città, casa.
Questo mio percorso incontra il continuo evolversi della città, avveniristico e spersonalizzante, che si scontra con le strutture preesistenti al suo arrivo in quel punto dell’urbe.
Proprio in questo punto, in questo punto preciso avviene la svolta, il percorso curva e  dai luoghi di quest’innovazione si punta ad altri, che mantengono il contatto con l’elemento terra.
Questa parabola discendete che dall’evoluzione della terra in alte torri di vetro e riflessi di nuvole riporta alla terra, passando dai luoghi simbolo della città, che lo sono proprio per il loro contatto con la materia, chiude un cerchio che parte dalla terra per ritornarci.
Ed è cosi che torno a casa.
Da sempre è la terra da dove tutto nasce, da piccolo e semplice, poi s’evolve, tocca il cielo e torna dalla foglia al tronco alla terra.
Re Daniele 2012